Il colore è un fenomeno percettivo. È associato all’idea che noi abbiamo di un oggetto ed è legato ad esso.Definire precisamente un colore è un’impresa spesso complicata! Ognuno di noi ha infatti dei propri riferimenti cromatici e una personale interpretazione dei colori. Anche l’ambiente che ci circonda influenza la nostra percezione e quel bel vestito appena acquistato ci appare diverso a casa rispetto a quando lo abbiamo provato sotto i faretti del negozio.Nella quotidianità può essere un fattore non rilevante.Il discorso,però,cambia se lo utilizziamo in ambito industriale.
Per gli art director e designer, per i grafici, per chi si occupa di arredamento, di editoria è necessario identificare con la massima precisione un colore, per evitare di incorrere in errori di produzione o riproduzione. Gli errori e le incomprensioni in fase produttiva comportano costi in termini monetari, di tempi e di risorse e occorre quindi un chiaro riferimento comune, valutato a monte.
Pantone nasce proprio per rispondere a questa esigenza, fornendo un riferimento che consente di comunicare i requisiti cromatici esatti in un linguaggio riconosciuto in tutto il mondo
Lo sapevi che: è nel 1814 che è stata ideata dal mineralogista tedesco Abraham Gottlob Werner la prima classificazione dei colori,denominata “La Nomenclatura dei colori

In questo “manuale “i colori erano descritti minuziosamente, con dettagli che spiegavano dove poter trovare in natura quella specifica sfumatura. In poco tempo, il libro divenne un vademecum all’uso dei colori nelle descrizioni per artisti, scienziati e naturalisti.
Pantone: Azienda Americana
Agli inizi degli anni ’60 Pantone era una tipografia del New Jersey, specializzata in cartelle colori per l’industria cosmetica, della moda e medica.Lawrence Herbert, un chimico che lavorava per l’azienda, notò quanto fosse difficile capirsi tra designer, agenzie di comunicazione e tipografi, quando si parlava di colore.Questa incomprensione creava errori di stampa ed inefficienza nelle ristampe.Herbert sapeva che doveva esserci un modo migliore per fare le cose.
Nel 1962 Herbert rileva l’azienda e un anno dopo, nel 1963, crea la prima guida Pantone con 10 colori, specificando la formula esatta dell’inchiostro per ogni tonalità. Con gli anni Pantone è diventato uno standard nell’ambito della stampa. Standard che consente a grafici, designer, architetti, decoratori di parlare la stessa lingua, grazie alla quale è possibile indicare un rosso con la sicurezza che tutti stiano guardando lo stesso rosso.
L’azienda dal 2000 sceglie anche quale sarà il colore dell’anno che condizionerà la moda.La scelta del colore dell’anno è frutto di un’attenta valutazione e dell’analisi delle tendenze. Ogni anno gli esperti del Pantone Color Institute perlustrano ogni angolo della terra alla ricerca delle nuove influenze in fatto di colore partendo dal mondo dello spettacolo e della produzione cinematografica, alle collezioni d’arte itineranti e i nuovi artisti, alla moda,a tutte le sfere del design, alle mete turistiche più gettonate, così come ai nuovi stili di vita.
Il 2020 è… blu. Anzi, Classic Blue 19-4052
L’azienda lo ha definito un «blu senza tempo, elegante nella sua semplicità», un colore “rassicurante” che ricorda il cielo al tramonto, “confortante e riconoscibile”.
IL VOCABOLARIO DEI COLORI
Le mazzette Pantone si sfogliano come un vocabolario composto da circa 5000 colori, distinti in due macro-categorie:
- Il sistema PMS (Pantone Matching System) con i suoi 2.678 colori brevettato per i colori utilizzati nelle arti grafiche.
- ll sistema Pantone FHI (Fashion, Home + Interiors), con i suoi 2.310 colori, è invece leader mondiale nell’ambito degli standard di colore per i settori della moda e dell’industria.
I codici permettono di trasmettere informazioni fedeli sui colori in qualsiasi lingua, in qualsiasi parte del mondo.
I codici Pantone sono divisi in due parti distinte: la prima può essere numerica o in lettere e con esse indica la famiglia di appartenenza del colore (blu, rosso, giallo, eccetera); la seconda va a indicare la gradazione specifica del colore.
Non si utilizza il dosaggio di colori base per creare una certa tonalità, come avviene nella quadricromia, ma una vernice specifica per ogni colore, che può essere definita“tinta piatta” ossia un inchiostro già pronto, esattamente della tonalità richiesta ed individuata dal codice. Questo sistema permette di avere una corrispondenza perfetta nella resa cromatica, con una precisione spesso superiore ai sistemi di stampa CMYK, (ciano,magenta,giallo,nero) evitando qualsiasi margine di errore nel risultato finale.
I Colori Pantone sono creati sulla base di vernici, e non nascono dunque sullo schermo. Pertanto, anche la tipologia di carta su cui si stende l’inchiostro influisce sulla resa della tinta.
Per ottenere risultati perfetti, segui questa semplice classificazione:
- Coated:per la carta patinata lucida e opaca, identificato dalla lettera C
- Uncoated:per la carta non patinata, identificato dalla lettera U

Lo sapevi che: A Bruxelles esiste un intero Hotel Pantone, un albergo dall’architettura essenziale in cui i colori dominano su tutto. Giunti nella hall, i clienti sono invitati a scegliere la propria camera su una mazzetta di colori Pantone.Una preferenza da non esprimere a cuor leggero: la stanza assegnata richiamerà in tutto e per tutto, anche nelle tazzine e nella carta igienica, la tonalità scelta.Non vi sono dubbi: viviamo in un mondo a colori. Tutti rigorosamente Pantone.
Su Pantone e le sue palette c’è tanto ancora da dire, conosci la Makersvalley ,segui il nostro blog!